Le Bianche Scogliere dell’Elba

Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_fioritura cineraria e scogliera
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_scogliera con pini marittimi
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_battigia e scogliera
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_panoramica con bagnante maglietta bianca
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_scogliera massiccia di eurite
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_trasparenze su ghiaie di eurite
battigia particolare con ghiaie bianche
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_scogliera in lontananza con bagnante
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_vista d'insieme con bagnanti e ristorante
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_particolare scogleira massiccia parte centrale
Isola d'Elba_Spiagge_Padulella_particolari fioritura cineraria

Può darsi che durante la vostra vacanza all’isola d’Elba non vi capiti mai di fare il bagno alla spiaggia della Padulella, poiché non è una spiaggia tra le più conosciute e anche la maggioranza dei residenti di Portoferraio preferiscono la più comoda spiaggia delle Ghiaie.

Ma può anche darsi che ve ne innamoriate.
Si tratta di un tratto di costa di circa 200 metri di lunghezza, situata tra le più conosciute spiagge di Capo Bianco e delle Ghiaie, tutte nel capoluogo dell’isola, Portoferraio, e tutte ben caratterizzate dalla bianca roccia da cui deriva la sabbia ed i ciottoli di cui sono formate.
spiaggia_padulella_Elba Per raggiungere la Padulella vi sono due possibilità, provenendo dal centro di Portoferraio, circa 300 metri dopo la spiaggia delle Ghiaie, sulla strada s’intravede (dico “intravedere” perché la segnaletica delle spiagge dell’Elba spesso presuppone viaggiatori svegli) una strada pedonale chiusa da una sbarra per impedire il traffico alle auto, da lì si scende a piedi alla spiaggia percorrendo una breve scalinata, nel frattempo si può avere una visione dall’alto del piccolo golfo a sinistra e delle fortificazioni cinquecentesche di Portoferraio a destra; se avete intenzione di usare questa via d’accesso dovete posteggiare l’auto da qualche parte a Portoferraio. Se invece volete posteggiare l’auto nei pressi della spiaggia, dovete proseguire oltre per circa 200 metri e prendere una strada secondaria seguendo l’indicazione “Capo Bianco”. Dopo un centinaio di metri di strada stretta tra due file di villette, si trova un posteggio a pagamento, proprio sul promontorio che divide la spiaggia di Capo Bianco dalla nostra Padulella. Da lì, a piedi, seguite una strada sterrata che nel tratto finale diventa uno stretto sentiero a ridosso di un muro di contenimento sulla sinistra e di alcune abitazioni private sulla destra, si tratta in tutto di meno di 200 metri.
Questa piccola ma particolarissima baia possiede alcune qualità che ai miei occhi la fanno apparire forse più grande di quel che è. A differenza delle sue “vicine” più famose è riparata non solo dai venti meridionali, ma anche da quelli sud occidentali.

Questa caratteristica non vi parrà cosa da poco se frequenterete l’Elba per più di una settimana!
Infatti la breve scogliera che si trova nella parte terminale della spiaggia, verso ovest, è posta di traverso ai venti occidentali e quando le altre spiagge del capoluogo sono agitate dal Maestrale, voi potrete nuotare nel minuscolo golfo ben riparato della Padulella in un’acqua straordinariamente limpida e fresca.
Ma questa non è l’unica cosa apprezzabile della Padulella.

L’altra è la bellezza.

E sì, perché quel semicerchio che si apre a mare con una candida scogliera marmorea coperta di bassa vegetazione mediterranea, ha un impatto visivo straordinario. Non si tratta di scogliere monumentali, saranno alte meno di 20 metri, ma il tutto è così armonioso nell’equilibrio mare-spiaggia-scogliera che sembra la sintesi estetica di tutte le bellissime spiagge bianche di Portoferraio.
Non c’è bisogno di dire che con i venti meridionali, lo Scirocco in particolare, le trasparenze dell’acqua sono esaltate dal candore del fondale: per chi è abituato a portare gli occhiali da sole, può essere impossibile resistere alla luminosità abbagliante della spiaggia.
Capitando su questa spiaggia in primavera, potreste ammirare le gialle fioriture d’elicriso e di cineraria in un contrasto cromatico tra il candore delle rocce, l’azzurro del cielo ed il turchese del fondale, come solo la natura può restituirci.

Amici Pennuti
Proprio dalla primavera inoltrata e per tutta l’estate, oltre alla compagnia degli altri bagnanti, godrete anche di quella dei gabbiani reali e dei loro pulcini che in questa stagione apprendono l’arte di sopravvivere. Tanto gli adulti sono di una livrea elegantissima, magnifici uccelli aerodinamici, quanto sono goffi e di un piumaggio indistinto i pulcini, i quali, comunque, sono piuttosto robusti, quasi il doppio di un piccione adulto, e quel colore grigiastro delle penne deve essere utile per mimetizzarsi sulla scogliera (che normalmente non è bianca come alla Padulella!).
Insomma vi capiterà frequentemente di fare il bagno insieme a qualche pennuto residente e se osserverete attentamente come si muove, dall’intensità delle grida che emette e da come si guarda intorno, capirete che stanno proteggendo la nidiata, osservando con attenzione vedrete anche i tarchiati pulcini pigolare lì intorno. Questo succede nella zona più avanzata della scogliera, che alla base ospita minuscole insenature dove si può stare al massimo in tre o quattro persone, e anche se è senz’altro la parte più affascinante della spiaggia, non posso consigliarvi di stare lì a godervi il sole, perché il rischio che vi caschi qualche pietra addosso non è una probabilità remota. Gli umani occupano di solito l’altra parte della spiaggia, più o meno da dove finisce la scogliera in poi. Pur non essendo una spiaggia tra le più frequentate, potrete comunque trovarvi un bar, un ristorante, sdraio e ombrelloni, noleggio pattino ed il posteggio a pagamento sul promontorio.

In sintesi
Sabbia e ciottoli bianchissimi – Lunghezza mt. 200 – Esposta ai venti da N-NE – Bar – Ristorante – Noleggio ombrelloni e sdraio – Stabilimento Balneare – Parcheggio auto a pagamento
Graziano Rinaldi

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